Sul sito del reparto carabinieri biodiversità di Lucca è apparsa una nota per aggiornare i cittadini e per definire le modalità di visita per il 2023.
La Riserva – informa il reparto carabinieri biodiversità di Lucca -, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, è aperta al pubblico dal 17 giugno fino a metà settembre.
MODALITÀ DI VISITA – STAGIONE 2023
La località Ponte a Gaio (m 634 s.l.m.), punto più a valle della Riserva, rappresenta il fulcro della gestione della stessa, nonché la porta naturale per accedere al suo interno.
La Riserva, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, è aperta al pubblico dal 17 Giugno fino a metà Settembre, con l’attivazione di un servizio giornaliero di vigilanza che costituisce riferimento per eventuali chiamate di emergenza.
Considerati i presupposti di salvaguardia e monitoraggio dell’ambiente, nonché la pericolosità intrinseca del percorso, si porranno in atto, per la stagione 2023, le seguenti modalità di fruizione.
Dovrà essere ritirato il “biglietto di ingresso gratuito” presso il “Punto Informativo”, da conservare per l’intero periodo di permanenza nella Riserva Naturale dello Stato “Orrido di Botri” ed esibire su richiesta del personale del Reparto Biodiversità di Lucca, incaricato di effettuare attività di controllo. Il ritiro del “biglietto di ingresso” comporta l’accettazione delle regole a seguire;
La Riserva sarà aperta, tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 18.00;
Il numero totale di ingressi giornalieri sarà limitato al numero di 300 ingressi/giorno
La presenza massima di turisti all’interno del canyon non potrà superare le 100 persone contemporaneamente;
Gli ingressi, per un massimo di 25 persone/turno, saranno ogni 30’ a partire dalle ore 9,00 con ultimo ingresso alle ore 15,00.
Saranno obbligatori l’uso del casco protettivo proprio e di idonee calzature, da indossare durante la permanenza all’interno della Riserva; il personale del Reparto potrà negare l’ingresso per mancanza di idonea attrezzatura.
In caso di avvisi di allerta meteo, anche di codice GIALLO, emanati dalla Protezione Civile, la Riserva rimarrà chiusa; sarà, altresì, facoltà del personale preposto di chiudere l’accesso e far uscire eventuali visitatori ad ogni avvisaglia di temporale (previsto o non previsto);
Sarà vietato l’ingresso ai minori di 4 anni; l’ingresso ai bambini 4-12 anni è consentito solo se accompagnati da un adulto e se in grado di camminare in autonomia per tutto il percorso;
Al momento dell’ingresso, verrà richiesto un documento di identità per ogni gruppo familiare o di turisti, che verrà conservato presso la biglietteria, per ragioni di sicurezza, fino al termine dell’escursione.
Dovrà essere consegnata, al momento del ritiro del biglietto, la liberatoria di cui all’allegato A, con la quale il Reparto Biodiversità di Lucca declina ogni responsabilità, sotto il profilo civile e penale per eventuali danni a persone e cose, o nel caso di incidenti o infortuni alla propria persona o a terzi che si potrebbero verificare a seguito dell’ingresso in Riserva;
A partire dal 18 giugno è possibile prenotare l’ingresso al n° 0583 800020 dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 17,00.
Le prenotazioni verranno annullate 10’ prima dell’orario di ingresso. Si prega di presentarsi in tempo in biglietteria.
Il percorso all’interno dell’Orrido di Botri è a elevato RISCHIO derivante da PERICOLO diffuso di scivolamento e caduta, caduta sassi e ipotermia. Pertanto si sconsiglia l’accesso al percorso alle donne in stato di gravidanza, e a tutte le categorie in particolare con difficoltà deambulatorie.
Tipicità di escursione di elevata difficoltà.
Dovranno essere inoltre rispettate le seguenti norme comportamentali:
Tutela della fauna – È vietato alterare e modificare in qualunque modo le condizioni naturali di vita degli animali, nonché la raccolta, l’asportazione e l’uccisione volontaria di qualsiasi specie.
Tutela della flora- È vietato danneggiare e distruggere piante di ogni specie e tipo.
Rocce e minerali – È vietato asportare rocce o minerali
Rifiuti- Non lasciare rifiuti di ogni genere lungo il percorso.
Disturbo della quiete e degli habitat naturali – L’uso di apparecchi radio e televisivi, nonché riproduttori di musica e di suoni di vario genere, è vietato al fine di non arrecare disturbo alla quiete dell’ambiente naturale ed alla vita degli animali.
Accensione di fuochi- L’accensione di fuochi al suolo è vietata in qualsiasi periodo dell’anno.
Percorso in alveo autorizzato: da Ponte a Gaio alla Loc. “Salto dei Becchi”
Tempo d percorrenza 1,5 h andata + 1,5 h ritorno”
Si ricorda, opportunamente, che la Riserva Naturale Statale Orrido di Botri è un ambiente di particolare importanza naturalistica e di elevato pregio ambientale, pertanto, ogni azione intrapresa è attuata nell’esclusivo interesse della sua preziosa conservazione.
Tipicità di escursione di elevata difficoltà.Dovranno essere inoltre rispettate le seguenti norme comportamentali:
Tutela della fauna
È vietato alterare e modificare in qualunque modo le condizioni naturali di vita degli animali, nonché la raccolta, l’asportazione e l’uccisione volontaria di qualsiasi specie.
Tutela della flora
È vietato danneggiare e distruggere piante di ogni specie e tipo.
Rocce e minerali
È vietato asportare rocce o minerali
Rifiuti
Non lasciare rifiuti di ogni genere lungo il percorso.
Disturbo della quiete e degli habitat naturali
L’uso di apparecchi radio e televisivi, nonché riproduttori di musica e di suoni di vario genere, è vietato al fine di non arrecare disturbo alla quiete dell’ambiente naturale ed alla vita degli animali.
Accensione di fuochi
L’accensione di fuochi al suolo è vietata in qualsiasi periodo dell’anno.
Percorso in alveo autorizzato: da Ponte a Gaio alla Loc. “Salto dei Becchi”
Tempo d percorrenza 1,5 h andata + 1,5 h ritorno”
Si ricorda, opportunamente, che la Riserva Naturale Statale Orrido di Botri è un ambiente di particolare importanza naturalistica e di elevato pregio ambientale, pertanto, ogni azione intrapresa è attuata nell’esclusivo interesse della sua preziosa conservazione.
Descrizione e cenni storici
La Riserva Statale Orrido di Botri, posta in Comune di Bagni di Lucca (LU), costituisce un importante comprensorio, ad elevatissima valenza paesaggistica e naturale, con una superficie di 286 ha. E’ rappresentato da un profondo canyon naturale, scavato dal torrente Rio Pelago, inserito in un territorio accidentato e impervio. Fa da cornice un paesaggio appenninico caratterizzato da ambienti rupestri ed estese faggete, dominato dalle vette del Monte Rondinaio e delle Tre Potenze, che sfiorano i 2.000 metri di altezza. Oltre allo straordinario ambiente naturale, dove la presenza dell’uomo è da considerarsi marginale, la Riserva naturale riveste notevole importanza, per la grande ricchezza di specie di flora e di fauna selvatica, libere di evolversi in assenza di pressione antropica.
Flora
Il sito ospita una flora estremamente ricca ed interessante. Nelle zone rocciose più soleggiate della gola troviamo, tra le specie erbacee: sassifraghe, semprevivi, rare acquilegie e la primula auricola; mentre, all’interno del canyon, nei tratti umidi ed ombrosi, predominano muschi, epatiche e vari tipi di felci; significativa, la presenza della pinguicola (pianta insettivora). Per le specie arboree segnaliamo: faggio, carpino nero, orniello, leccio, quest’ultimo diffuso in alcune stazioni rupestri ben soleggiate, aceri, salici, tiglio selvatico, maggiociondolo ed il raro tasso, conifera dalle foglie velenose.
Fauna
Tra i mammiferi, oltre al lupo che utilizza stabilmente il territorio di tutto l’Appennino, sono presenti il capriolo, la lepre, lo scoiattolo, la marmotta, diffusa sul Monte Rondinaio, la volpe, l’istrice, la puzzola e la martora; presente anche un piccolo gruppo di capre rinselvatichite di circa 20 esemplari, il cui numero si mantiene stabile nel tempo.
L’avifauna è rappresentata da diverse specie di rapaci: Aquila reale, astore, sparviere, poiana, falco pecchiaiolo, gheppio, falco pellegrino e forse anche gufo reale; tra i passeriformi, si elencano: merlo acquaiolo, ballerina gialla, codirosso spazzacamino, culbianco, zigolo muciatto, rondine montana e il coloratissimo picchio muraiolo. Tra gli anfibi, significativa è la presenza della Rana temporaria, del Geotritone italicus (tipico dell’Appennino centrale ) e della Salamandra pezzata.
Sito: https://www.carabinieri.it