I ticket lunch sono utilizzati prevalentemente dai dipendenti delle aziende, che li usano durante la pausa pranzo per pagare il pasto, o al supermercato per pagare la spesa. Non sono in molti però i professionisti che sanno di poter utilizzare questi titoli di credito per pagare i propri pasti o la propria spesa, portando così in deduzione piccole spese quotidiane che altrimenti andrebbero “perse”.
Infatti il semplice scontrino fiscale di un ristorante, un bar o una pizzeria, non è sufficiente per essere dedotto, occorre sempre una fattura e non sempre è semplice ottenerla. Senza considerare l’impegno per raccogliere tutte le fatture a scadenze regolari, catalogarle e inviarle al commercialista.
Come acquistarli
I buoni pasto per un professionista con partita IVA possono essere acquistati online presso una delle aziende distributrici ed in pochissimi giorni sono consegnati a casa o in ufficio. Inoltre non esistono dei limiti minimi di spesa, se ne possono comprare quanti se ne vogliono ed il valore nominale di ciascun titolo può variare da € 5,16 a salire (esistono anche tagli da 7 e 10 euro). Prima di utilizzarli dovremmo ricordarci di timbrarli con il nostro timbro personale al fine di renderli validi.
Quanto può farci risparmiare sulle tasse, l’utilizzo dei buoni pasto?
La disciplina fiscale dei buoni pasto per i liberi professionisti prevede che si possa detrarre il 75% delle spese, per un importo massimo pari al 2% del reddito derivante dal proprio lavoro autonomo (attenzione, perché si cumula con le altre spese di ristorazione e alberghiere), si può detrarre anche l’Iva al 10%.