Photolux presenta a Lucca la mostra del World Press Photo.
Dal 25.11 al 17.12 nella splendida location di Palazzo Ducale potrete ammirare le fotografie vincitrici del World Press Photo 2023.
Dalla crisi climatica all’impatto delle guerre sui civili, le immagini in mostra affrontano i temi più urgenti dell’anno appena trascorso e ribadiscono l’importante ruolo della fotografia come strumento di informazione e consapevolezza.
La mostra è organizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Lucca. Partner istituzionale: Provincia di Lucca. Sponsor: Intarget
Location: Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri 1
Orari: Lunedì – Giovedì 15:00 – 18:30 / Venerdì – Domenica 10:00 – 18 :30
Per info:
0583 53003
WORLD PRESS PHOTO 2023
Dal 1955 il World Press Photo premia le migliori fotografie che hanno contribuito a raccontare gli eventi e le notizie dell’anno precedente, presentando al pubblico il meglio del fotogiornalismo mondiale.
Le fotografie vincitrici del World Press Photo Contest 2023, come dichiarato dal presidente della giuria mondiale, il photo editor del The New York Times e cofondatore di Diversify Photo, Brent Lewis, attraversano i temi più urgenti del 2022, dalla crisi climatica all’impatto delle guerre sui civili e ribadiscono l’importanza della fotografia come strumento di informazione e consapevolezza.
I quattro vincitori assoluti sono stati selezionati tra i 24 vincitori regionali, scelti tra oltre 60.000 opere (fotografie e contenuti multimediali) presentate da 3.752 partecipanti provenienti da 127 Paesi.
Il World Press Photo of the Year è assegnata a Evgeniy Maloletka per la fotografia scattata durante l’assedio di Mariupol, che cattura perfettamente in una sola immagine la sofferenza umana causata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Il World Press Photo Story of the Year va invece alla serie The Price of Peace in Afghanistan scattata da Mads Nissen, che mostra le condizioni di vita della popolazione afghana dopo il ritorno dei talebani.
A vincere il World Press Photo Long-Term Project è la fotografa armena Anush Babajanyan con Battered Waters, un lavoro sui problemi legati all’accesso all’acqua di Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan, quattro paesi dell’Asia centrale senza sbocco sul mare che stanno lottando contro la crisi climatica e la mancanza di coordinamento sulle forniture idriche che condividono.
Il World Press Photo Open Format è assegnato a Mohamed Mahdy per Here, The Doors Don’t Know Me, un progetto sugli effetti dell’innalzamento del livello del mare sulla comunità locale di Al Max, un villaggio di pescatori situato lungo il canale Mahmoudiyah ad Alessandria d’Egitto. Il progetto combina fotografie dell’autore, lettere scritte dagli abitanti del posto, immagini d’archivio e suoni che l’autore ha assemblato in un sito web dedicato.
I vincitori italiani sono due: Alessandro Cinque con Alpaqueros, progetto che racconta la comunità peruviana di allevatori di Alpaca e le difficoltà che attraversa a causa della crisi climatica e Simone Tramonte con Net-Zero Transition, progetto sulle energie rinnovabili, nuove tecnologie per la produzione alimentare ed economia circolare per ridurre le emissioni di gas serra.